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30 novembre 2013

Lezioni di volo...






Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.”  

F.Volo   





Notte d'inverno


 
Mulinava la neve su tutta la terra,
in ogni dove.
Una candela ardeva sul tavolo,
una candela ardeva.
 
Come d’estate a sciame i moscerini
volano sulla fiamma,
precipitavano i fiocchi dal cortile
sul riquadro della finestra.
 
La tormenta attaccava al vetro
cerchietti e strali.
Una candela ardeva sul tavolo,
una candela ardeva.
 
Sul soffitto rischiarato
si stendevano le ombre,
incroci di braccia, incroci di gambe,
incroci della sorte.
 
E due scarpette cadevano
con rumore sul pavimento,
e a lacrime la cera dal lucignolo
gocciolava sull’abito.
 
E tutto scompariva nella foschia nevosa
canuta e bianca.
Una candela ardeva sul tavolo,
una candela ardeva.
 
Sulla candela un soffio da un angolo
e l’ardore della tentazione
sollevava, quale angelo, due ali
in forma di croce.
La neve mulinò tutto il mese a febbraio,
e senza posa
una candela ardeva sul tavolo,
una candela ardeva. 


 BORIS PASTERNAK

25 novembre 2013

Non si smette mai di vivere....


 
PIANISSIMO

 
“Un cieco mi par di essere che va

lungo la sponda di un immenso fiume....”

(Camillo Sbarbaro da “Pianissimo ,II, vv 5,6)

 
“nun warst du in der Zeit, und Zeit ist lang.

Und Zeit geht hin ,und Zeit nimmt zu , und Zeit

ist wie ein Ruckfall einer langen Krankheit.”

 

...sprofondavi nel tempo, senza del tempo

il tempo si dilata  lungo

come una malattia mortale

(Rilke, Fur eine Freundine)

1

Appaio come una lumaca

amena lascio una scia biancastra

di bava sul sagrato su e giù

nel triviale massacro

delle ore snocciolate al pensiero.

 

2

Il pensiero s’insinua lento

quello dei tuoi rimandi ingenui

a Neruda, il ”non mi vengono

le giuste parole per dirtelo”

i vanti dei tuoi mille spasimanti.

 

3

Appaio come una lumaca

che sorseggia lenta le stille

agrodolci della vita, arranca

paca con in dosso la casa

piena dei tuoi respiri. Felicita.

 

4

Non si smette mai di vivere

nell’otium spettro del pomeriggio

mentre colleziono carabattole

quelle tue da adolescente, pianissimo

la lumaca compie il tracciato.

 

5

Ho finito di pensarti e forse d’amarti

lì è ora sola la scia biancastra sul sagrato.
 
 
 
Mario Desiati

21 novembre 2013

Da lontano bisogna vedere....


 
Pensando a tutti gli amici sardi,
Pensando a tutti quelli che hanno perso qualcosa,
Pensando a tutti quelli che sono lontani e che vorrebbero tornare....
 
 

Da lontano bisogna vedere la propria casa
dalla lontananza di non poter tornare,
costretti, la propria casa
nella totale speranza di poter tornare un giorno
oltre i sette mari bisogna andare.
Mentre si va bisogna volgersi a guardare
dall’altro paese, il proprio paese
dallo spazio, la propria terra
allora il ricordo
di cosa staranno facendo i bambini a casa,
sarà il
ricordo di cosa stanno facendo i bambini sulla terra,
la preoccupazione se ci sarà oppure no cibo e acqua in casa,
sarà la preoccupazione del cibo e acqua sulla terra,
sulla terra un affamato
sarà come un affamato nella casa
e tornare verso la terra
come tornare verso casa.
I conti di casa sono tanto in disordine
che a piedi un po’ allontanatomi verso casa, ritorno
come verso la terra.

 Vinor Kumal Shukla
 

12 novembre 2013

Uomini e Donne

 
 
Oggi un’amica mi ha raccontato un episodio sconcertante, rientra nella lista delle frasi più assurde che gli uomini, messi in certe situazioni riescono a dire..
 
Lui: “ sai io con te sto molto bene, tutto quello che abbiamo vissuto sino ad ora è stato bello, ogni esperienza che ho condiviso con te è perché l’ho voluta”.
 
Lei: “mmmh bene, ne sono felice, ma mi sfugge un particolare, perché mi stai lasciando?”
 
Lui: “ Bhe..proprio per questo, ogni bella esperienza costituisce un mattoncino, una base sempre più solida, un rapporto, una relazione insomma!!
 
Lei: “Sì in effetti, quando due persone stanno insieme per circa 5 anni, potremmo dire che trattasi di relazione…”
 
Lui:”Ecco vedi…è per questo che io non voglio più vivere dei momenti con te, seppure bellissimi…perché non sono pronto per una relazione…… ”
 
Lei:” Fantastico!”
 
Lui: “No, ma io voglio che tu faccia parte della mia vita!!” “Solo quando lo desidero io però, con i tempi e modi di cui io ho bisogno…, non perché qualcuno me lo chiede”……………
 
Lei:”………….???!!!.......................”
 
Conclusione:
Poco importa che le relazioni si definiscano tali proprio perché mettono in comunicazione due o più persone…detto questo, la riflessione che ne è scaturita è stata…ma…scusa…per un rapporto di questo tipo di solito si paga…..ed è forse questo il motivo per cui sono esistite, esistono e sempre esisteranno le prostitute. Ecco! Caro uomo egocentrico…rivolgiti a loro….!!  (Nulla ho contro le prostitute..semmai contro gli uomini….)

03 novembre 2013

La valigia - bomba (racconto di Diego)

 
 
Diego (12 anni) quest'estate ha scritto il suo primo racconto e me lo ha regalato....
 
LA VALIGIA BOMBA
Protagonisti:
Jonny e Paolo sono 2 investigatori dell’ENAC che devono indagare sull’esplosione di una valigia e Penny, hostess, si improvvisa investigatrice con loro.

5 aprile 2026

Italia, 30000 Ft

9:35AM

In un’ Italia migliore di quella che è oggi c’è un aereo diretto a Milano Linate, aeroporto molto diverso da quello che noi ora conosciamo, è enorme e ospita voli da ogni parte del mondo e che non ha mai avuto disastri dal lontano 2001 con l’MD-80 della SAS, indagine a cui partecipò Paolo, un neoassunto come prima indagine. Ma torniamo al nostro aereo con a bordo Giovanni, per gli amici Jonny-

"dovrò lavorare con un certo Paolo" lesse su un fascicolo.

Aeroporto Milano Linate

10:00AM

Paolo intanto stava leggendo un giornale mentre sorseggiava una coca da McDonalds attendendo l’arrivo del suo nuovo allievo.

"dovrebbe arrivare a momenti" pensò.

Infatti lo vide, era giovane, sui 20 anni in perfetta uniforme.

"buon giorno…"iniziò Paolo

"Jonny, tu dovresti essere Paolo giusto?"

"si" rispose

Mangiando un trancio di pizza Paolo iniziò a spiegare come funziona, Jonny sarà addetto al controllo bagagli per la maggior parte del tempo ma se succedesse qualcosa dovrà correre a qualsiasi ora del giorno e della notte.

"incomincerai domani" precisò Paolo.

6 aprile 2026

Via Piranesi 44, casa di Jonny

2:00AM

Il nuovo cellulare aziendale di Jonny trillò svegliandolo di soprassalto.

"dovevo pur iniziare oggi" pensò ad alta voce

"sono Paolo, vieni subito in aeroporto, è esploso qualcosa!!!!!!!!!!!!!!" gridò la voce dall’altra parte

Jonny si vestì di corsa e prese un taxi per Linate. Anche a quest’ora di notte c’era molto traffico fra gli arrivi e le partenze nonostante la strada fosse a 5 corsie; se si guardava attentamente si notavano dei vetri rotti nel terminal 1, concorse A e parecchie ambulanze.

Linate

2:30AM

Quando Jonny scese dal taxi incontrò Paolo di fianco a un’ auto della polizia.

"è scoppiata una bomba, ti aspettavo per iniziare gli interrogatori" disse lui

"quanti sono i feriti, ci sono morti?"

"10 feriti ma nessun morto, per ora possiamo interrogare l’unica persona rimasta illesa, una hostess dei check-in di Alitalia, si è riparata sotto il bancone"

"allora andiamo"

I 2 entrarono nel terminal semidistrutto.

"buongiorno…" disse Paolo

"Penny, vi posso aiutare" disse lei

"io sono Jonny e lui Paolo, vorremmo indagare sull’accaduto" disse Jonny stringendo la mano e lasciando trapelare un sorrisetto.

Lei ricambiò, Paolo se ne accorse ma fece finta di niente e disse:

"ci puoi descrivere l’accaduto?"

"si, un passeggero è venuto a fare il check-in e ha portato il bagaglio da mettere nella stiva dimenticandosi a qualche metro da lì il bagaglio a mano, a pratica finita il passeggero ha abbandonato il bagaglio che a distanza di pochi secondi è esploso"

"dove era diretto quell’aereo?" chiese Jonny

"un momento" disse lei consultando il database del suo computer

"andava a Toronto, Canada, Ontario"

"un paradiso fiscale eh… ci sei stata molto utile e rimani raggiungibile"

"ciao" concluse Jonny.

I 2 uscirono e salirono su un’ auto della polizia.

"dobbiamo andare in Canada" disse Jonny

"frena, frena, prima interroghiamo i feriti"

"allora domani alle 11 in ospedale"

L’auto li portò alle rispettive case.

7 aprile 2026

Ospedale san Carlo

11:00AM

I 2 si ritrovarono per fare un interrogatorio a campione e scelsero di interrogare quello della stanza 312 che gli riferì quasi esattamente ciò che aveva detto Penny.

"ora si che dobbiamo andare in Canada" disse Paolo

"si, ma prima vorrei andare da Penny"

"come fai a sapere l’indirizzo?"

"pagine bianche…"

"va bene, allora il 9 all’aeroporto"

9 aprile 2026

Linate

9:00AM

"come è andata?" chiese Paolo

"bene, anzi" rispose Jonny con la tipica aria da innamorato

"hai prenotato tu il volo" parlò nuovamente Jonny

"si"

"quanto di devo?"

"niente, abbiamo tutto gratis e prioritario, siamo considerati forze dell’ordine noi!"

"qual è il volo?"

"AZ 7690, posti fila 5 A e B, imbarco gate A27 terminal 2"

I 2 passarono i controlli e con un’ ora di anticipo si trovarono al gate, alle 11 partirono.

9 aprile 2026 (forse)

Oceano 30000 Ft

"qualcosa da bere, anything to drink?" chiese un’hostess

"una Fanta" disse Jonny

"per me un’acqua naturale" disse Paolo

"come hai intenzione di procedere?" chiese Jonny

"inizieremo chiedendo in giro ee… non è che per caso ti è balenata l’idea di farti fare un identikit?"

"ehm… no"

"va beh, ci penseremo poi"

Si stavano per scegliere un film quando videro Penny

"tu qui!?" chiese stupito Jonny

"si, sono riuscita a farmi spostare…"

Dopo una manciata di minuti a parlare del più e del meno lei disse:

"potrei venire con voi?"

"perché no, uno in più non fa che bene" disse Jonny incoraggiato dall’occhiata d’intesa di Paolo

" in più ci serviva un identikit, anzi se ce lo facessi ora te ne saremmo grati" continuò Paolo.



 

 
9 aprile 2026 (forse)

Toronto int’l airport

11:00AM (ora locale)

I 2 scesero dall’aereo e subito chiesero allo steward addetto allo sbarco se avesse visto la persona dell’identikit.

" io non me lo ricordo, ma posso mostrarvi i filmati delle telecamere di sorveglianza" rispose lui

"ok, grazie"

I 2 si fecero stampare alcune immagini da mostrare anche a Penny poi se ne andarono.

9 aprile 2026

Car rental

11:20AM

Paolo e Jonny incontrarono Penny nel punto prestabilito e le mostrarono le foto.

"è la quarta, ne sono sicura"

"e ora si potrebbe chiedere a quelli del car rental giusto?" disse Jonny

"si" esclamarono gli altri.

Alla fine venne fuori che il ricercato aveva noleggiato un’ auto alla Enterprise da lasciare a international falls, USA al confine col Canada circa 400 miglia a nord di Minneapolis; i nostri investigatori fecero lo stesso.

on the road

11:40AM

Noleggiarono una Ford focus per poi partire da Toronto seguendo la strada più breve per la loro destinazione.

"avete chiesto se quell’auto è già stata restituita?" chiese Paolo

"si, ma manca 1 giorno alla scadenza del suo contratto" rispose Jonny

"allora dobbiamo cercare di arrivare il prima possibile" disse Penny

I 3 cercarono di impiegarci meno tempo possibile ma ogni tanto si fermavano a chiedere a degli albergatori se avessero visto la persona della foto.

16/17 aprile 2026

Internationals falls

11:00PM

"la prima cosa da fare è cercare un hotel, è tardi" disse Penny

"si, e domani mattina iniziamo le ricerche!" rispose Jonny

L’indomani:

"ci abbiamo impiegato una settimana, direi che è un buon tempo; io ora andrei a chiedere se il ricercato ha riconsegnato l’auto" affermò Paolo

"inizia la caccia all’uomo!" esultò Jonny

I 3 andarono alla sede della enterprise a chiedere e la risposta fu che si, l’aveva restituita. Decisero allora di chiedere a tutti se lo avessero visto; la risposta fu che tutti lo avevano visto ma nessuno sapeva dove era.

"siamo punto e a capo" disse Penny

"si, ma qualcosa dobbiamo pur fare" si rassegnò Paolo

"voi dove vi nascondereste?" chiese Jonny

" io in quella casa abbandonata laggiù" disse Penny indicandola

"allora entriamo!" esultarono gli altri

I 3 entrarono e da dentro sembrava abitata, c’erano pezzi di carta e pacchetti di merendine per terra; decisero di aspettare lì.

18 aprile 2026

La casa abbandonata

5:00AM

"è da ieri che aspettiamo" disse Jonny

"aspettate, dei rumori!" sussurrò Paolo

I 3 videro entrare una losca figura.

"è lui!" sussurrò Penny

"fermo!, lei è in arresto!" gridò Paolo

"lasciatemi" gridò l’uomo

Gli investigatori chiamarono il 911 e, in quanto italiano la polizia lo imbarcò su un aereo insieme a Penny, Jonny e Paolo per Milano.

19 aprile 2026

Commissariato di Milano

4:00PM

I tre lasciarono il bombarolo al giudice testimoniando ovviamente contro di lui che, non avendo sostenitori e prove a suo favore, perse la causa.

Epilogo:

Jonny sposò Penny, il bombarolo finì in prigione e Paolo continuò a vivere felicemente per il resto della vita…


Don't let me be misunderstood


Baby mi capisci adesso?
a volte mi sento una piccola pazza
beh non sai che nessun vivente
può essere sempre un angelo?
quando le cose vanno male
sembro essere cattivissima
sono solo un'anima le quali intenzioni
sono buone, oh Signore, per favore
non fare in modo che io sia fraintesa
Baby a volte sono così spensierata
con una gioia che è difficile da
nascondere e sembra che tutto quello
che ho sono preoccupazioni e dopo tu
sei obbligato a vedere l'altra parte di me
se sembro essere nervosa, voglio che
tu sappia che io non avrei mai intenzione
di prendermela con te, la vita ha i suoi
problemi e li devo dividere con gli altri
e questa è una cosa che non vorrei
mai fare perché ti amo.

Nina Simone