Sembrava che per uno strano fenomeno d'alchimia non solo il sangue di Tita ma tutto il suo essere si fosse sciolto nella salsa di rosa, nella carne delle quaglie e in ogni aroma del cibo e in questa maniera l'essere di Tita penetrava nel corpo di Pedro, voluttuoso, profumato, caldo e irresistibilmente sensuale. Sembrava che avessero scoperto un nuovo codice di comunicazione, nella quale Tita era l'emittente, Pedro il ricevente e Geltrude, la fortunata, nella quale si sintetizzava questa relazione sessuale per mezzo del cibo.
dal film "Come l'acqua per il cioccolato" di Alfonso Arau
Cari ascoltatori, vi dico solo questo: che Dio vi benedica! Quanto a voi bastardi al potere, non sperate che sia finita! Anni che vanno, anni che vengono e i politici non faranno mai un cazzo per rendere il mondo un posto migliore! Ma ovunque nel mondo, ragazzi e ragazze avranno semre i loro sogni e tradurranno quei sogni in canzoni...
Non muore niente di importante questa notte! Solo 4 brutti ceffi su una nave di merda! L'unico dispiacere stanotte è che negli anni futuri ci saranno tante fantastiche canzoni, che non sarà nostro privilegio trasmettere ma, credete a me, saranno comunque scritte! E saranno comunque cantate! E saranno comunque la meraviglia del mondo!!
Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione con il tempo sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro. Perciò si lanci, accidenti a lei!
Amélie e i suoi pensieri:
Lei certamente non rischia di essere un ortaggio, perché perfino un carciofo ha un cuore.
Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito. Tutte le donne vogliono addormentarsi sulla spalla di un uomo. Sì, ma gli uomini russano ed io... ho l’orecchio musicale. Fallire la propria vita è un diritto inalienabile. L'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa. Mai fidarsi dei trapezisti... Ti mollano all’ultimo momento.
Il manicomio è un condominio di santi. So’ santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo».
La stima ha fondamento su qualche preferenza e stimare tutti è
lo stesso che non stimar nessuno.
Riscontro dovunque solo vili
lusinghe, ingiustizia, interesse, scaltrezza, tradimento; non posso contenermi,
mi adiro, e mi propongo di mandare all'inferno tutto il genere umano.
Quando vedo gli uomini
comportarsi tra loro così come fanno, mi sento prendere dal più tetro e
profondo malumore. Dappertutto non scorgo che bassa adulazione, ingiustizia,
interesse, tradimento, intrigo.
Odio gli uomini tutti: gli uni
perché malvagi e di cattive azioni; gli altri perché ai malvagi mostrano
compiacenza, E non hanno per essi quell'odio vigoroso che il male deve sempre
destare negli onesti.
La perfetta ragione rifugge
dagli estremi, e ci vuole virtuosi in tutta sobrietà.
È invero una pazzia non seconda
a nessuna avere la pretesa di correggere il mondo.
Abbiate pure cento belle
qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto.
Non fa per me chi ama tutto il
genere umano.
Più si ama qualcuno, meno lo si
lusinga.
L'amore vero è quello che non
perdona nulla.
Colui che non sa nasconder ciò
che pensa deve in questo paese trovar breve dimora.
Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.”
“La
donna che canta” (Incendies) è un film del 2010
diretto da Denis Villeneuve, tratto da un'opera teatrale di Wajdi
Mouawad.
Ha
ricevuto la nomination come miglior film straniero ai premi
Oscar 2011.
La
storia si svolge in Medio-Oriente, l’autore ne ha volutamente omesso il luogo
esatto Non è solo la storia della
protagonista principale, ma anche dell'orrore delle guerre e delle loro
vittime, che sono i bambini, gli uomini, le donne. La madre è, qui, una vittima
quanto il suo torturatore. Lo scrittore Wajdi Mouawad, ha deliberatamente
occultato i nome dei luoghi, delle città e delle nazioni.
Questa finzione si basa sulla vera vita di
Souha Bechara.
Il
film ha inizio in Canada in uno studio legale dove il notaio Jean Lebel legge
ai due gemelli Jeanne e Simon le ultime volontà della madre Nawal Marwan; ella
chiede ai suoi figli di consegnare due lettere, una per il padre (che essi non
hanno mai conosciuto e che ritenevano morto in guerra) e una per il loro
fratello (di cui essi ignoravano l'esistenza).........
E' un film che consiglio di vedere, in particolare in questo momento, perchè non c'è nulla di più pericoloso di una guerra ....e noi ci stiamo entrando.....
Cinquantamila lacrime non basteranno perchè
musica triste sei tu dentro di me.
Cinquantamila pagine gettate al vento perchè
eterno è il ricordo, il mio volto per te.
Non ritornare, no tu non ti voltare, non vorrei mi vedessi cadere.
A me piace così, che se sbaglio è lo stesso, perchè questo dolore è amore per te.
Cinquantamila lacrime senza sapere perchè
sono un ricordo lontano da te.
Cinquantamila lacrime non basteranno perchè
musica triste sei tu dentro di me.
Non mi guardare, non lo senti il dolore, brucia come un taglio nel sale.
A me piace così, che se sbaglio è lo stesso, perchè questo dolore è amore per te.
A me piace così, e non chiedo il permesso, perchè questo dolore è amore per te
Diretto dalla scrittrice ed attivista Helena Norberg-Hodge,
"L'Economia della Felicità" è un film rivoluzionario su come migliorare
il benessere dell'uomo e del Pianeta. Tutto
questo consumismo, tutte queste comodità, tutta questa tecnologia, ci
fanno davvero bene? Ci rendono davvero più felici?
"I pensatori e gli attivisti che sono intervistati nel film vengono da
ogni continente e rappresentano gli interessi della più grande
maggioranza di persone sul pianeta. Il loro messaggio è chiaro:
se vogliamo rispettare e rivitalizzare la diversità – sia biologica che
culturale – dobbiamo tornare a localizzare l’attività economica.
Quando
le persone cominciano a capire il nesso tra cambiamento climatico,
instabilità economica globale e la loro personale sofferenza - stress,
solitudine, depressione – allora c’è davvero la potenzialità di un
movimento che cambia il mondo. Illustrando la ricchezza secondo una
diversa prospettiva, il film illustra queste connessioni spesso nascoste."
Detto così potrebbe
sembrare soltanto sloganistica spicciola. E invece l'autrice,
che del film è anche co-regista, mostra con limpidezza quali effetti
perversi abbia portato con sé l'economia globalizzata: perdita delle
relazioni comunitarie, aumento della competitività, individualismo,
incremento iperbolico dei danni ambientali, disoccupazione,
standardizzazione dei consumi, riparametraggio delle proprie condizioni
di vita con quelle degli improponibili standard americani, depressione,
perdita della soggettività, intensificazione delle paure, sfiducia nel
prossimo.
Abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo per superarlo...abbiamo bisogno di visioni positive per sperare, andare avanti e lottare per il cambiamento....
Film: "Ricette d'amore" - titolo originale Bella Martha
Un film di Sandra Nettelbeck.
Con Martina Gedeck, Sergio Castellitto, Maxime Foerste, Sibylle Canonica, August Zirner, Ulrich Thomsen - durata 105 min.
- Austria, Italia, Germania, Svizzera- 2001. La storia:
Martha lavora come chef in un rinomato ristorante francese di Amburgo, il
Lido: single convinta, delusa sagli uomini, ha scelto da tempo di
concentrarsi solo sul lavoro vivendo un'esistenza piuttosto monotona,
scandita dai ritmi del ristorante. Un giorno però la sorella muore in un
incidente e Martha è costretta ad occuparsi della nipotina, rimasta
sola al mondo. Ma questo non è l'unico evento che sconvolge la vita
della donna: costretta a una breve assenza dal ristorante, quando torna
scopre che il proprietario, ha assunto Mario, uno chef italiano, per
aiutarla sul lavoro in un momento così difficile. L'allegria e la voglia
di vivere dell'uomo, nonostante i contrasti iniziali, riusciranno
lentamente a conquistare anche la gelida Martha. Considerazioni:
Il cibo è uno dei protagonisti del film poichè la sua è una presenza determinante, forte, seppure non invadente o fastidiosa,. Il cibo, metafora dell'amore e della sua mancanza, curato, elaborato in modo quasi maniacale da Martha, la protagonista, ma privo di sapore per lei,
freddo e quasi asettico al suo palato, fino a che non incontra Mario, un cuoco italiano che offre i propri piatti, semplici e tradizionali con amore e cura, coinvolgendo con il suo entusiasmo sia Martha che la nipote
«..........Non c'è dubbio che i profumi, i sapori, gli assaggi nel piatto
dell'altro, sono tutti movimenti di seduzione, infatti la prima cosa che
si chiede a una donna è quella di andare a cena insieme..........». [