C'è qualcosa di strano nello svegliarsi a Milano e non trovare il solito cupo cielo invernale, grigio sconfinato, coltre di nuvole dalla quale nulla può filtrare. Oggi è successo...la stanza sembrava più grande illuminata dai raggi del sole, rari in questo periodo dell'anno, con una differenza netta tra le zone d'ombra e quelle di luce.
Mi sono alzata tardi, dalla finestra si vede il parco che raccoglie le voci squillanti dei bambini. L'inverno sembra finito, ma so che è solo un'illusione, un istante di pura felicità, nessun dolore, nessun ostacolo, nessuna preoccupazione. Semplicemente appagata nello stare lì. Un momento di eternità.
So che in una parte della mia anima risiede una mancanza, una lieve tristezza, come se nella mia vita avessi perso qualcosa di davvero importante....una sorta di nostalgia di ciò che non è stato...mi appartiene da quando sono nata....fa parte di me e della mia storia e tuttavia non mi da fastidio, è lì da sempre....
Chissà come sarei e chi sarei senza di lei, non mi sono mai soffermata molto a rifletterci, c'è e basta. Sento una sensazione di calore dentro al petto, come se dovesse accadermi qualcosa di bello da un momento all'altro.
Non mi va più di rimanere nel letto immobile, cercando di fermare questo istante, ho molta fame e questa luce così abbagliante mi spinge avanti verso il cielo azzurro e trasparente come non mai, il vento pennella le poche nuvole bianche ed io sono qui con tutto il mio corpo e con tutta la mia vita..qui.
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