E' un po’ di giorni che oramai
sono chiusa in casa, il “morbo pernicioso” non si decide ad abbandonare il mio
corpo..e così dopo tantissimo tempo che non mi concedevo un po’ di riposo,
eccolo, forzato d’accordo, ma riposo, stravaccata sul divano con lo sguardo da
alligatore, senza forza per fare qualunque cosa, sfoglio distrattamente riviste
inutili, guardo programmi improbabili, e con la scusa del morbo sperimento
ricette miracolose….In effetti un miracolo è avvenuto, sono a casa, finalmente
a casa, senza dover correre per ogni dove, sempre senza fiato, con l’orologio
in mano come Bianconiglio: Oh, no, no, no, no, no, no! È tardi! È tardi,
sai? Io sono già in mezzo ai guai! Neppure posso dirti "ciao": ho
fretta! Ho fretta, sai?
E così di facezia in facezia mi è
venuta in mente una considerazione..non ricordo di chi ma più o meno recitava
così: …” la casa è l’unico posto al mondo che sentiamo appartenerci davvero.
Tornare a casa è quanto di più rigenerante si possa avere dalla vita. A casa ci
si sente protetti. Senza una casa la felicità, la capacità di adattamento, le
energie, il senso dell’umorismo, il coraggio vengono meno..”
In un mondo ormai privo di certi
piaceri domestici, nelle nostre vite così caotiche e frenetiche, ti trovi di
colpo proiettato in una sorta di “fermo immagine” con la paura di sprofondare
nell’angoscia del non avere nulla da fare…e invece….no! Non è accaduto. E sono
qui, sul divano…..felice………
era ora... anche stare sul divano è un prendersi cura della nostra persona... non abbiamo inventato noi l'ozio, è?!
RispondiEliminaA volte una banale influenza può giovare alla mente perche' il riposo forzato ti aiuta a pensare piu' a fondo alle tue
RispondiEliminasituazioni personali