Ho
visitato nei miei vagabondaggi
templi e altri luoghi di pellegrinaggio,
ma non ho mai visto
un tempio
più beato del mio corpo.
(Mirabai)
templi e altri luoghi di pellegrinaggio,
ma non ho mai visto
un tempio
più beato del mio corpo.
(Mirabai)
Ho innaffiato il rampicante dell’amore
con le lacrime
ed ora è in boccio.
con le lacrime
ed ora è in boccio.
Presto nascerà il frutto
della mia gioia suprema.
della mia gioia suprema.
(Mirabai)
(1516-1543)
principessa e mistica indiana
principessa e mistica indiana
Appartenente
all’aristocrazia Rajput della regione di Ajmer, Mirabai sposò giovanissima il
principe Bhoj Raj della antica dinastia del Mewar, che morì tre anni dopo senza
darle figli. La prassi dei regnanti Rajput prevedeva che le vedove di alto
lignaggio seguissero il marito defunto sulla pira, nel rituale della Sati.
Mirabai, che rimasta presto orfana di madre aveva manifestato un intenso
amore per il dio Krishna sin dalla più tenera infanzia, si ribellò alla
consuetudine, considerandosi nel suo intimo sposa del Dio molto più che del
marito morto, e si dedicò alla frequentazione di mistici, sadhu e guru,
attività considerata allora altamente scandalosa per una donna. La storia della
sua vita è infatti piena di leggende che ruotano intorno alla sua sfida di
partire e peregrinare, alla sua sopravvivenza miracolosa ed ai tentativi della
famiglia di perseguitarla ed ucciderla.
Le sue pratiche
devozionali di tipo estatico, influenzate dalla appartenenza al movimento
Bhakti di parte della sua famiglia di origine, divennero sempre più intense e
la sua fama cominciò a diffondersi tra tutti i gruppi sociali e le caste.
Probabilmente fu verso i suoi 30 anni che Mirabai intraprese la vita
errante nei luoghi cari alla memoria di Krishna, le città di Vrindavan e Mathura,
dove folle di fedeli si riunivano per ascoltare il suo canto e i suoi poemi.
Spese i suoi ultimi giorni a Dwarka, in Gujarat, dove secondo la tradizione
Krishna aveva vissuto i suoi ultimi anni. Dice la leggenda che Mirabai terminò
la sua vita fondendosi con l’amata divinità racchiusa nel tempio della
cittadina. Il suo sari fu rinvenuto avvolto all’idolo e il suo corpo non fu mai
trovato.
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