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16 maggio 2013

Fumo negli occhi



Ieri sera in un locale di Milano ho assistito ad uno spettacolo teatrale dal titolo “Fumo negli occhi”, interpretazione essenziale e coraggiosa, così vera ed autentica nei contenuti da attraversare la platea come lama di coltello.
Riporto per esteso uno dei testi “Uomo di Potere” interpretato da Roberto Sau e Diego Palladino integralmente tratto dall’intervista a Cossiga del 2008.

INTERVISTA A COSSIGA di Andrea Cangini del 23.10.2008
                                       IL GIORNO – Il Resto del Carlino – LA NAZIONE

PRESIDENTE Cossiga, pensa che minacciando l’uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
Dipende, se ritiene d’essere il Presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l’Italia è uno stato debole, e all’opposizione non c’è il granitico PC ma l’evanescente PD, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia.
Quali fatti dovrebbero seguire?
Maroni dovrebbe fare quel che feci io quando ero Ministro dell’Interno.
Ossia?
In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito……
Gli Universitari invece?
Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
Dopo di chè?
Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri
Nel senso che?
Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
Anche i docenti?
Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero.
Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio.
Quale incendio?
Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insaguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogano che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale.
E’ dunque possibile che la storia si ripeta?
Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo le BR, nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo
Il PD di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
Mah, guardi francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama.
Non andrà in piazza con un bastone, certo ma politicamente…
Politicamente si sta facendo lo stesso errore che fece il PCI all’inizio della contestazione: fece da sponda al  movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com’era logico, nel mirino finirono anche loro, cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla….Ma oggi c’è il PD un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente.


 



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